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Invito a cena con rapina. Rubano Rolex e altri oggetti preziosi. Alessandro Paolini difende Stroppiana dalle accuse di complicità
Daniel Mitic, 31 anni, seduto in un banco dell’aula 52 del tribunale, è l’imputato principale di un processo che racconta di violenza da strada, droga, ragazzi che si atteggiano a «boss». Con lui anche due amici, il coetaneo Manuel Di Leo e il 24enne Daniele Giordano.
«Pensavo fossero dei disperati. E a quella gente lì, se li tocchi nei soldi, va a finire che ti fanno dei dispetti.
Chi non aveva i soldi per pagarsi la dose, era costretto a ripagare il suo debito spacciando per loro. Altrimenti erano botte e minacce. Ma la droga era soltanto la punta dell’iceberg, un pretesto dietro il quale si nascondevano estorsioni, rapine, addirittura sequestri di svariate ore in cui umiliavano le proprie vittime inducendole a sentirsi sotto scacco.
Avevano costituito ben 2 organizzazioni criminali che avevano lo scopo di consentire a cittadini cinesi che non conoscono la lingua italiana né tanto meno le norme del Codice della Strada, di conseguire la patente di guida.
[…]«La mia assistita era inconsapevole della caratura criminale dei due – ha ribadito più volte il suo difensore, l’avvocato Alessandro Paolini
Nella mattinata dello scorso 26 giugno, la squadra mobile della polizia di Asti ha dato esecuzione all’ordinanza di misura coercitiva della custodia cautelare in carcere nei confronti di un 45enne di origini albanesi con precedenti di polizia a carico
18 maggio: udienza preliminare per l’eventuale rinvio a giudizio di Roberto Rosso ed altri. Seguiranno altre tre udienze e poi, se ho capito bene, il Gip deciderà sul prosieguo.
Polizia e Guardia di finanza hanno smantellato vasto racket dell’usura in provincia di Asti. Eseguiti 6 arresti, 2 misure restrittive, sequestrati beni mobili e immobili, perquisite aziende, abitazioni e centri sportivi
Enza Colavito proprio non ci sta e manda una lettera al suo avvocato, dall’eloquente titolo: voci dal carcere. La manda al suo legale Alessandro Paolini. Una lettera carica di rabbia e delusione per essere state lasciate sole, alle Vallette, lei e le altre detenute.
Tg Regionale Piemonte Aggiornamenti Processo Carminius-Fenice
Le proteste di centinaia di lavoratori albanesi che attendono di essere pagati dopo avere svolto il loro lavoro per conto di un gigante del settore infrastrutture nostrano […] non trovano alcuna risposta dalle autorità italiane.