Rapiscono e pestano a sangue i loro amici “troppo” ricchi
Invidiosi di vestiti e auto, costringevano le vittime a spacciare per loro
Chi non aveva i soldi per pagarsi la dose, era costretto a ripagare il suo debito spacciando per loro. Altrimenti erano botte e minacce. Ma la droga era soltanto la punta dell’iceberg, un pretesto dietro il quale si nascondevano estorsioni, rapine, addirittura sequestri di svariate ore in cui umiliavano le proprie vittime inducendole a sentirsi sotto scacco. Indotte a non denunciare pur di non incorrere in vendette ancora più pesanti. Alcune delle loro vittime venivano prese di mira senza nemmeno un perché. Bastava arrivare in discoteca con una bella macchina o vestiti firmati per far esplodere il desiderio di rivalsa sociale della gang.
Quasi un’arancia meccanica in stile moncalierese a cui i carabinieri del comando provinciale di Torino hanno posto fine all’alba di ieri, stringendo le manette intorno ai polsi di Daniel Mitic, di Beinasco e “picchiatore” del gruppo, Manuel di Leo, Daniele Giordano e Nicola Provenzano, tutti di Moncalieri. Tutti giovani tra il 23 e i 30 anni, tutti pregiudicati.
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